23 febbraio 2010
La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, presieduta dal Sottosegretario Dott. Gianni Letta, si è riunita, il 23 Febbraio 2010, a Palazzo Chigi.
Nel corso della seduta, sono state esaminate ed approvate n. 13 richieste di parere e decisi n. 28 ricorsi.
Tra i pareri resi, si segnala l'orientamento espresso dalla Commissione circa l'accesso da parte del consigliere comunale alla specifica fattispecie degli elaborati e dei verbali di un concorso per l'assunzione di dipendenti comunali. Fermo restando, infatti, che il "diritto di accesso" ed il "diritto di informazione" dei consiglieri comunali e provinciali trova disciplina specifica nell'art. 43 del d. lgs. n. 265/2000 (T.U. degli Enti Locali), che riconosce agli stessi un diritto dai confini più ampi in ragione del particolare munus espletato rispetto all'operato dell'Amministrazione, tale ampio diritto trova una limitazione con riguardo agli atti non imputabili all'ente di appartenenza. Segnatamente, il consigliere è legittimato ad accedere, nell'ambito del proprio mandato, agli atti inerenti la predisposizione del bando e la successiva nomina dei componenti della Commissione giudicatrice del concorso, ma non anche agli atti e alle valutazioni proprie di quest'organo, che assume veste giuridica distinta dall'ente ed è dotato di autonoma potestà decisionale.
Ne deriva che gli atti tipici della procedura concorsuale e/o direttamente imputabili alla Commissione giudicatrice (verbali, valutazioni, elaborati dei candidati), esulando dall'attività istituzionale dell'ente locale, sono sottratti alla disciplina di cui al citato art. 43, TUEL.